Sentire gratitudine fa bene ed è una pratica che si può allenare. In questo breve articolo scopriremo insieme come.

Il potere della gratitudine è una delle chiavi per riconnettersi istantaneamente a un elemento di gentilezza che, molto aldilà di un mero formalismo, apre alla possibilità di riconoscere e di vivere le proprie emozioni con maggiore fiducia e consapevolezza.

Quando mi apro all’osservazione di ciò che mi abita, imparo gradualmente a restare presente a ciò che mi accade interiormente e di cui il corpo è, ancora una volta, un impeccabile indicatore.

Scegliere di pronunciare la parola “GRAZIE” con una maggiore consapevolezza, a partire dagli effetti benefici che ha per chi la pronuncia, può rivoluzionare una modalità spesso frettolosa e meccanica.

Gli effetti divengono via via sempre più misurabili nel tempo e le conseguenze sono tutte da scoprire.

Vi propongo ora un esercizio di pratica tratto dal V capitolo del libro “ESSERE CURA. Una rivoluzione gentile” , dal titolo VIVERE E STARE BENE: Esercitare l’arte dell’Essere Presente nella quotidianità.

“Trova, come sempre meglio stai imparando a fare, una posizione comoda, dove poter appoggiare i piedi per terra, sentire il bacino ben sostenuto e permettere alla colonna di assumere una posizione verticale ma al contempo morbida, che non ti richieda sforzo. Ora socchiudi gli occhi e tieni lo sguardo, anche sotto le palpebre, come fosse rivolto a un ipotetico orizzonte dritto davanti a te.

Immagina un paesaggio che ami particolarmente, un luogo in cui ti senti al sicuro e dal quale ti senti particolarmente rigenerato. Connettiti al tuo respiro e lascia che il movimento spontaneo accarezzi gentilmente il tuo corpo, dall’interno.

Resta presente alle sensazioni fisiche e anche alle emozioni e/o ai pensieri che ti abitano.
Prova, se puoi, a sospendere ogni forma di giudizio o tentativo di fugarlo.

Prova, se puoi, a vederli come nuvole del paesaggio che hai scelto e lascia che attraversino il tuo cielo interiore.
Osserva, e accorgiti di osservare.
Prosegui per alcuni minuti, focalizzando l’attenzione sul movimento del respiro ogni volta che puoi, e delegando all’espirazione il compito di far sentire il tuo corpo appoggiato e sostenuto.

Lascia che ogni espirazione sia un sì alla forza di gravità e ricevi il sostegno degli appoggi che hai a disposizione in questo momento. Ora, scegli di pronunciare a bassa voce la parola “GRAZIE” e ripetila senza interruzione per almeno un minuto, meglio se due o tre, rallentando e poi accelerando il ritmo nel pronunciarla. Lasciati semplicemente toccare dalla vibrazione delle consonanti e delle vocali che formano la parola, sino quasi a perderne il significato e a coglierne semplicemente il suono.

Poi resta silente e ascolta nuovamente il tuo corpo per alcuni respiri. Nota come stai, nota quale effetto ha avuto questo esercizio per te, e se non percepisci alcuna differenza ringrazia ugualmente te per aver scelto di fare una nuova esperienza che magari, se ti incuriosisce, potrai riprovare un’altra volta, in un’altra occasione.

Poi, dopo aver inspirato ed espirato un po’ più profondamente, scegli di riaprire gli occhi e resta presente a te e a ciò che ti circonda.”

 

 

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