Il Respiro Consapevole: la chiave della vitalità e del benEssere.

Respirare è vivere. Sentire il proprio respiro, ed esserne consapevole, riporta in tempo reale alla capacità di sentire te stesso dall’interno, percepire l’aspetto vitale che ci attraversa sempre, ricontattare una delle più preziose risorse corporee sempre e ovunque disposizione, e resettare l’attività mentale che spesso ha il sopravvento.

Il respiro è l’elemento più sensibile, etereo e leggero e tuttavia contemporaneamente ancora fisico e facilmente percepibile tra le funzioni fisiologiche umane “misurabili”.

Può ragionevolmente essere considerato un termometro del nostro stato temporaneo e sempre mutevolmente in trasformazione sul piano fisico, emozionale ed anche globale.

Riconnettere consapevolmente l’attenzione al semplice atto d’inspirazione ed espirazione, così come accade spontaneamente, senza forzare o giudicarne l’intensità, la presunta “giusta” ampiezza o ritmo, oppure la capacità di muoversi e di toccare i diversi distretti corporei, ci riporta istantaneamente e in tempo presente a percepire la vitalità del nostro corpo e il movimento che lo anima, anche in situazioni di apparente immobilità.

Nelle sedute di Rieducazione Posturale e di Counseling che propongo, l’attenzione al respiro, è uno degli elementi chiave per “fotografare “la condizione nella quale si trova la persona quando entra in studio, per monitorare ciò che accade durante il processo di trasformazione delle tensioni, dei disagi e del dolore e per “fotografare” poi, al termine dell’incontro, ciò che si è modificato.

Ciò che ogni persona può sperimentare, diventa così anche uno strumento di consapevolezza, da poter utilizzare quotidianamente in ogni luogo e momento del proprio vivere.

Al respiro sono strettamente connesse le emozioni. E’ noto a tutti, ad esempio, come uno stato di ansia “accorci” il respiro o come la tensione possa tenere con “il fiato in sospeso”. Riprendere contatto con il proprio respiro allenta in tempo reale le tensioni muscolari e riconnette con quell’aspetto vitale del proprio corpo che è in continuo movimento e divenire.

Credo che le parole scritte in un SMS dopo un trattamento da Francesca, giovane donna rimasta improvvisamente vedova con due bambini piccoli, e indirizzata a me con forti dolori alla schiena nella regione dorsale corrispondente al diaframma (muscolo principale della respirazione), insonne cronica e, secondo sua stessa definizione, “con il respiro bloccato”, possano meglio di me esprimere quanto può accadere quando ricontattiamo questo spazio:

Cara Monica, grazie del tuo prezioso lavoto”. Arrivata in studio mi sentivo un tronco e sono uscita sollevata e con l’idea di assomigliare a fiocchi di cotone. Ho scoperto cosa vuol dire respirare, provare benessere inspirando profondamente (mai fatto) e espirare e lasciarsi andare. Arrivata a casa ero così rilassata che mi sono addormentata per un’ora sul divano…un sonno vero, non indotto. Sto iniziando a conoscermi. Grazie di cuore.”

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