Di Monica Melendez

Abbiamo tutti bisogno di pace.
Come possiamo fare per ritrovarla concretamente e in tempo presente? C’è bisogno di pace, più che mai in questo tempo. E la pace accade innanzitutto dentro di te per propagarsi intorno a te. Come ben afferma Thich Nhat Hanh, maestro zen vietnamita:

“Se siamo felici, se siamo in pace, possiamo sbocciare come un fiore; e la nostra famiglia, tutta la società, trarranno beneficio dalla nostra pace.” In un tempo di grande incertezza e criticità, come quello che stiamo attraversando, qual è il primo gesto che possiamo fare per allentare le pressioni alle quali ci sentiamo sottoposti?

È ancora una volta un gesto di attenzione e di cura, per il nostro corpo in primis e, simultaneamente, per la nostra interiorità. Possiamo ad esempio, scegliere di riportare consapevolmente l’attenzione dagli accadimenti, dalle notizie, dalle opinioni e dalle immagini che sollecitano continuamene la nostra mente, i nostri occhi e le nostre emozioni, al semplice percepire di essere in un corpo fisico e al respiro che lo attraversa.

Possiamo ancora, ad esempio, provare a sorridere di più, perché un sorriso, come piace spesso ricordare anche a me stessa, è un regalo innanzitutto per chi lo dona! Si tratta, in fondo, di essere più presenti al rumore di sottofondo che accompagna le nostre giornate (e spesso anche le nostre notti) e di tornare a scegliere di sentire di essere comodi nel proprio corpo, di sentire la vita che lo attraversa e che è fatta di piccoli tangibili segnali fisici quali appunto l’ascolto consapevole del respiro e/o del battito del proprio cuore.

È in fondo ciò che la Mindfulness e la Meditazione ci insegnano da sempre.

È essenziale però anche coniugare a questa millenaria sapienza una maggiore attenzione al corpo e a pochi semplici ancoraggi fisici, che ne aumentano istantaneamente la consapevolezza.

Scegliere di tornare, dal rumore al silenzio, dal mondo “fuori” al mondo “dentro” di sé, dove possiamo percepirci sempre al sicuro, radicati e contemporaneamente presenti a tutto ciò che accade intorno.

“Quando ami qualcuno, la cosa migliore che puoi offrirgli è la tua totale presenza.” – ci ricorda sempre Thich Nhat Hanh.

Ecco che, ancora una volta, se mi occupo, se mi prendo cura di me e del mio essere più presente a me stesso/a, divento generatore di benessere per chi è vicino a me e, potrà sembrarti strano, anche a chi ci è vicino nei pensieri e nel cuore.

Nel libro “Essere Cura. Una rivoluzione gentile” troverai tutti gli approfondimenti e le pratiche che potrai dedicarti.

Su questo blog troverai invece, alcune tracce audio che possono contribuire ad allenare concretamente e da subito questa innata capacità.
Ecco gli articoli:

Essere Cura. Mindfulness online

Essere cura. Un nuovo esercizio di mindfulness online per voi

ESSERE CURA: Mindfulness on Line – terzo esercizio

Essere cura online: quarta pratica dedicata alla meditazione

Essere Cura. Mindfulness on Line audio 5. Lo spettatore che è in te

 

Una capacità che aspetta solo di essere ricontattata, per ritrovare quel senso di pace alla quale, più che mai in quest’epoca, ciascuno di noi profondamente anela.

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